Ho accettato questa sfida

Ho accettato questa sfida di essere preside perché vi assicuro è una vera sfida, una sfida alla vita, una sfida a me stesso, una sfida al futuro e sono passato, come vi dicevo prima ricordandovi il mio passato, da rapporti tra parroco e parrocchiani (che erano e sono rapporti belli incentrati soprattutto sull’iniziativa pastorale, sul territorio e anche su rapporti umani forti e di tipo affettivo) per passare a rapporti scolastici, rapporti di scuola , che non sono poi così diversi ma sono maggiormente incentrati sull’iniziativa professionale, sulla valorizzazione delle competenze di tanti, sulla capacità di delegare , di non accentrare, (una cosa che non mi appartiene neanche caratterialmente) quindi sul dare al corpo docente e non docente , per creare una stima reciproca, un’affettività che è diversa da quella che si può avere in una vita di comunità parrocchiale, ma è ugualmente valida, perché se le persone sanno compiutamente e sobriamente volersi bene, lavorano anche meglio tra di loro.