Dinamiche
Un genitore in gamba non fa di tutto per alimentare i dissidi tra i suoi figli e i compagni di classe. Esistono – si sa bene – classi non facili , non tanto per la disciplina quanto per le dinamiche che vi regnano ( gelosie tra ragazze, o tra ragazzi, ostilità , avversioni reciproche, invidie, contese ) , dinamiche che comunque vengono subito notate dai docenti, comunicate al preside e sulle quali il corpo insegnante è molto vigile perché, si sa, spesso sono queste le cose che rendono più difficile la didattica e la comunicazione dentro la classe. Un bravo genitore può avvertire , far conoscere queste cose ma lascia fare ai docenti, che sono in grado di governare bene queste barchette agitate. In particolare però va detto che, se poi queste dinamiche producono degli effetti all’esterno , fuori dal contesto scolastico, lì davvero sono i genitori quali primi educatori dei figli a dover intervenire . Sentirsi dire che in quel pomeriggio o su quella a chat mio figlio è stato offeso fa dispiacere, certo, ma non riguarda la vita scolastica. Insieme si può concordare di intervenire perché siano limitate le sofferenze dei ragazzi ma non si può scaricare sulla scuola la responsabilità aspettandosi un intervento che in questi casi non le compete