Eccomi qui . Sono don Paolo Tammi, sacerdote romano, dal 1 settembre Preside del Pontificio Istituto sant’Apollinare. Sono il successore di don Enzo Pacelli, che ringrazio di cuore per 11 anni di grande e efficace attività che hanno rimesso in piedi la scuola.

Sono un sacerdote, ordinato nel 1982. Non so perché io sia stato scelto per questo incarico ma posso dirvi cosa ho fatto e dove sono stato sino ad ora. Sono stato viceparroco e parroco di 4 diverse parrocchie e insegnante, prima di religione poi di storia e filosofia in quattro diverse scuole. Ho , per così dire, accumulato una buona esperienza nel campo della vita pastorale ( adulti, ragazzi, bambini, coppie, anziani) e altrettanta competenza nel campo scolastico e nelle sue diverse e complesse dinamiche.

Ho accettato una sfida. Una sfida che so essere non facile. Un dirigente di istituto deve saper governare, accogliere, dialogare, rasserenare, intervenire, tagliare, allargare, comprendere, essere rigoroso e saper perdonare.

Ho trovato docenti molto in gamba e idem dico per il personale non docente. Ho provato a sorridere e a stare sereno dal primo momento e ho ricevuto in cambio queste cose anche di più.

Ora sto muovendo i primi passi e ricevo la pazienza di tanta gente che comprende le mie iniziali incertezze. Ma vedo che la scuola va bene, si è avviata molto bene e che gli obiettivi sono chiari: educare, formare e rafforzare la cultura e la vita di tanti ragazzi e giovani. Siamo infatti circa 400.

Sono un sacerdote cattolico e non dimentico che questa è una scuola cattolica. Non è più tempo di indottrinamento ma rimane tempo di proposta. Sant’Agostino, figlio di una madre cristiana e di un padre pagano, ebbe la grazia di sentire la sua conversione a partire dal suo “ cor inquietum”. Penso che occorra anzitutto inquietare il cuore dei ragazzi e dei loro genitori perché si aprano alla possibilità di un’adesione più forte alla fede cristiana. Proporre, non imporre.

Chiedo la vostra comprensione e vi assicuro che ce la metterò tutta. Se venite qui, ci conosceremo
Un affettuoso saluto a tutti
don Paolo Tammi