Educazione Alimentare


Rubrica: un genitore in gambaUn genitore in gamba ovviamente dà una buona educazione alimentare ai propri figli, ma su questo la scuola può aiutare ma non deliberare. Ciò che sarebbe assai opportuno è non lamentarsi della mensa scolastica , anche in questo caso fidandosi esclusivamente di ciò che dicono i propri figli. Deve essere chiaro che queste lamentele  sono , come si può dire, a grappolo, vanno e vengono secondo i tempi dell’anno, sono di un’assolutamente  minima parte dei ragazzi che usufruiscono della mensa e hanno un chiaro, chiarissimo sapore di condizionamento reciproco. Per venire incontro alla necessità di migliorare il servizio mensa sono stati fatti molti incontri con i responsabili della ditta ed è stato costituito un comitato di persone , in prevalenza genitori, che vigilano sul buon cibo, andando spesso a mangiare ( e senza alcun avviso preventivo) alla mensa. Tutto questo ha dimostrato la buonissima volontà della scuola di non ignorare  alcun problema meno che mai quello alimentare. Tuttavia permangono ancora persone che incontrando il preside o, sempre sulle famose amabili  chat genitoriali, sostengono che mio figlio /a proprio negli ultimi tempi non vuole mangiare più niente. A questo si aggiunge: mio figlio /a a casa mangia tutto! E il preside si permette di chiedere: cosa fai a tuo figlio/a a casa? Quanta varietà c’è nel cucinare il cibo e quanto invece gli cucini sempre le stesse cose, in modo che non si lamenti? Pensi forse che una mensa che serve centinaia di persone possa avere la stessa qualità ( cottura ,  Condimento, presentazione ecc) di un cibo mangiato a casa? Educhi tuo figlio/ a accettare di mangiare cose diverse ( diverse, non cattive!)? hai verificato se e quanto tuo figlio  / a mangia durante la merenda che si svolge due ore e mezza prima del pranzo e spesso anche prima, se capita il turno della mensa alle 12,35? Tutte cose da pensare, a cui dare una risposta , sempre ovviamente considerando che tutto si può migliorare