Tre stazioni per Arte-Scienza

“La scienza di Roma. Passato presente e futuro di una città”

“Roma quanta fuit, ipsa ruina docet”. La frase coniata dall’architetto del Cinquecento Sebastiano Serlio esalta una grandezza di Roma conosciuta e celebrata in tutto il mondo, quella derivata dal suo passato glorioso, dalle tante testimonianze storicoartistiche che hanno reso la nostra città un museo diffuso a cielo aperto, con le sue rovine, i suoi ruderi, capaci di tramandare una memoria storica antichissima.

Sarebbe sbagliato, però, considerare l’Urbe solo e soltanto la patria dell’arte antica. Una Roma inedita, infatti, è quella che i nostri studenti delle classi quarte liceali, del secondo e del quinto scientifico, accompagnati dai docenti Brescia, Nasehatoen, Navarra e Pinna, hanno avuto modo di scoprire per la prima volta visitando lo scorso 25 febbraio il Palazzo delle Esposizioni: una “città della scienza”, nella quale fra Ottocento e Novecento hanno vissuto, studiato e lavorato i più grandi scienziati come Vito Volterra, Tullio Levi-Civita. Giuseppe Ponzi, Stanislao Cannizzaro.

Nella prestigiosa sede espositiva di via Nazionale, infatti, i nostri studenti, visitando la mostra “La scienza di Roma. Passato presente e futuro di una città”, hanno compiuto un viaggio fra le pieghe della storia più recente della capitale, una Roma scenario di importanti avvenimenti storico – scientifici di portata sensazionale, snodo imprescindibile della storia dell’astrofisica e della fisica nucleare, ma anche della matematica e della medicina.

La rassegna, articolata in nove sezioni, ha offerto ai nostri studenti molteplici spunti di approfondimento su alcune figure chiave della storia della scienza del nostro Paese, come i “ragazzi di via Panisperna”, guidati da Enrico Fermi nella conduzione di ricerche rivelatesi fondamentali nell’ambito della fisica nucleare; Giovan Battista Grassi, entomologo che al problema della malaria dedicò tutta la sua attività di scienziato; Angelo Secchi, gesuita considerato il fondatore della moderna astrofisica.

In definitiva, una occasione preziosa per scoprire l’ennesima sfaccettatura di una città, Roma, che non smette mai di stupire.