E ‘Pasqua e non potevo mancare a questo appuntamento
Pasqua è la più bella festa del calendario della liturgia cristiana.
Non ce n’è una più ricca e potente. E’ la vita che risorge, che esce dal sepolcro e non come un fenomeno dimostrativo ma come profezia di quello che sarà per ciascuno di noi. La fede cattolica ci conduce per sentieri che concordano pienamente con la ragione ma spesso vanno oltre la ragione. E, come nella vita ci affidiamo a persone delle quali peraltro conosciamo i limiti, quanto più vero e sano è affidarci a Cristo.
Anche a scuola io preside mi affido a Cristo. Vi assicuro ( e non c’è nulla di gratificante a livello superstizioso) che da quando ho consacrato la scuola al padre putativo di Gesù, san Giuseppe, mettendo questa bella immagine fuori del mio ufficio, la scuola sta andando molto bene. Dio ci ha creati persone con del senno, della logica, della creatività, delle maggiori o minori abilità e dunque in questa scuola tanti meriti vanno riconosciuti a tanti. Ma l’aiuto e la potente intercessione di san Giuseppe hanno avuto tutto il loro spazio e la loro funzione. Soprattutto nelle fatiche quotidiane. Voglio dire che alcune di queste fatiche ( non ne ho le prove ma qualche indizio si) sono state causate da impicci e inciampi nei quali ho visto l’invidia di alcuni, forse agenti esterni, verso la buona riuscita della nostra scuola. L’invidia è un brutto vizio, un vizio capitale, difficile uscirne senza una purificazione profonda della mente
Tante cose avrei da raccontarvi del sant’Apollinare. Ma tutto rientra in questo quotidiano che inizia alle 7.30 quando arrivano ( se non prima) alcuni ragazzi . diversi docenti , persone di segreteria e il preside stesso. Si comincia a lottare ma anche a produrre. Voglio dirvi che il momento topico mi sembra quello della ricreazione quando centinaia di ragazzi si riversano nei corridoi e li saluto tutti, anche se quasi tutti vanno di fretta . Un altro momento davvero bello è il pomeriggio quando vedo sempre più la scuola affollata (corsi di recupero, Cambridge, corsi d lingua, corso ICDL, studio assistito o anche ragazzi che semplicemente si fermano a studiare da soli – pensate che pochi giorni fa una classe mi ha chiesto di restare facendo un pranzo con la loro prof – ) e sempre più all’orizzonte si profila quel disegno che ho di rendere questa scuola un punto sicuro di riferimento per i ragazzi e le famiglie, non abitata solo al mattino ma in una continuità che riposa sull’ idea che questo è davvero un luogo sano e sereno. Potrei aggiungere ( sempre fra i miei momenti) quello in cui i ragazzi arrivando in ritardo passano da me per farsi firmare il permesso di entrata e trovano un preside ( lo dico solo per la cronaca) che pur rimproverandoli cerca sempre di sorridere e ne ottiene un sorriso di rimando
Il futuro di questa nostra scuola si prospetta sereno: le iscrizioni continuano il loro trend positivo e sono in aumento. Con il benestare della diocesi di Roma, cui noi apparteniamo, ho ottenuto ( in particolare con la fedele e paterna vigilanza di mons. Baldo Reina) di avere altre aule nei luoghi del Seminario Minore, gestiti da don Andrea Cola con il quale l’accordo pastorale è sereno. Presto ( c’è voluta tanta fatica) arriverà la palestra esterna, la tenso struttura per la quale stiamo soffrendo nell’attesa delle autorizzazioni. La popolazione scolastica aumenta e con essa le soddisfazioni, le speranze educative e anche i problemi. Quanto ai problemi per quanto mi riguarda non mi spaventano. Sono abituato ad affrontarli con forza e un certo grado di soavità e di ironia . Proprio di alcuni genitori ( con ironia piacevole lo penso e lo dico) è di venire arrabbiati per non avere ottenuto quello che volevano : voti migliori per il figlio, o meno compiti, cinquanta chili di comprensione per le eccezioni previste dal PDP, il piano personalizzato che si fa a ragazzi più fragili ma non meno volenterosi. Nonostante le polemiche di pochissimi ( non arriviamo a due o tre ) in questa scuola si rispettano I PDP che però non sono una via di fuga dalla loro responsabilità . I PDP sono uscito quando io insegnavo anni fa e ricordo la saggezza di tanti colleghi di me più anziani quando li rispettavano stimolando però i ragazzi a non adagiarsi, a fare qualcosa , quel qualcosa che potevano fare, senza però prendere il PDP per una clava o un dardo adatti a lottare con il prof cattivo che li deve assolutamente capire. Questo è proprio l’atteggiamento sbagliato e su questo qui siamo uniti. Se puoi fai di meno, fallo pure, fai quello che puoi perché giustizia non è dare a tutti lo stesso o lo stesso pretendere , ma chiedere e dare ciò che è giusto , il che non significa non chiedere niente.
Anche per quanto riguarda la mensa scolastica si manifestano a volte delle sorprese da non credersi. In un mondo in cui tutto è comunicazione , in cui i figli che sono in Australia in un attimo con una video chiamata parlano con i genitori a Palermo, ebbene basta che uno dica “ alla mensa si mangia male” e tutti ci credono. Perciò ho costituito un gruppo che vigila sul buon cibo della mensa, fatto soprattutto di genitori, che ha stilato una prima relazione che è sul sito. E guardacaso , da allora arrivano genitori che dicono: mio figlio mangia benissimo! Ah, quanto a dir qual’era è cosa dura…questo sapete bene chi lo ha scritto!
E’ bello, vi assicuro, essere educatori. Non è un mestiere, è una vocazione. E’ sostenuta da una passione che vedo quotidianamente nei docenti del sant’Apollinare e che da anni anima anche me, anche bene oltre lo status di sacerdote. La passione educativa è come ogni passione un forte sentimento sostenuto da una altrettanto forte volontà. Ha la fonte nell’anima però si nutre di regole sane. Una di queste è che a scuola chi è chiamato ad educare ( insegnare, formare, essere testimone) non può usare una ideologia specifica né tantomeno avvalersene come una spada per ferire chi non la pensa come lui . Noi siamo una scuola cattolica ma come è nella tradizione della Chiesa, da sempre, formiamo alla fede senza imporla. Accettiamo il dialogo e non facciamo proclami. Perciò appare quanto meno strana e inopportuna la lettera proclamata dalla preside del liceo Da Vinci di Firenze la quale, profittando di un gesto condannabile di violenza scoppiato tra studenti di destra e di sinistra , ha subito gridato al pericolo fascista, gridare al quale non competeva a lei e, anche se fosse stato di sua competenza, ben fragili erano le motivazioni che l’hanno portata ad evidenziarlo. Visto che spesso tali assist di tipo puramente ideologico, del tutto inopportuni e quasi totalmente infondati, danno adito a diverse persone (giovani e non) di usare altrettante violenze , che invece da quella parte sarebbero lecite, bene ha fatto invece il preside del liceo Carducci di Milano che ha fatto staccare dai muri della scuola due immagini a testa in giù della attuale premier e dell’attuale ministro della Pubblica istruzione, difendendolo un gesto “brutale, brutto, violento e pesante”.
Nel primo caso si è reagito ad una violenza con un proclama ideologico, nel secondo caso senza fare ideologia si è condannata una violenza e l’incitamento ad essa. Questa è la nuda e cruda differenza tra fare ideologia, che spesso porta ad altre violenze e educare condannando e mettendo in guardia contro ogni violenza
Aiutateci cari genitori nel mestiere educativo. Sappiate che abbiamo alle spalle decenni di lotta politica che era seria, perché ci ha formati tutti ma che portava con sé una portata di odio e di malessere che ancora non dimentichiamo . Aiutateci a vincere l’odio che spesso si manifesta nei vostri ragazzi, ora non più come difesa di una patria ideologica ma spesso come riflusso di un atteggiamento o di rifiuto dell’altro quando non della vita, del dialogo e del rispetto quando non della aperta cattiveria. Noi abbiamo ( avremo) 500 ragazzi qui a scuola e continueremo nella nostra missione. Da sempre ho cercato di coinvolgere i genitori e continuerò a farlo, inventandomi forme di partecipazione educativa fatta di non sole chiacchiere. Chi ha cose da suggerire, si faccia avanti senza timore.
Buona Pasqua a tutti gli amici del sant’Apollinare. Ci prepariamo nel 2024 a celebrare il 200° anniversario della fondazione della scuola. Incontro ogni giorno tanti ex alunni che sono stati qui col preside don Dario Rezza e con don Vitaliano Mattioli, uno dei tempi più belli del sant’Apollinare, senza dimenticare quelli del mio predecessore don Enzo Pacelli. Stiamo approntando diverse iniziative e certo ci sarà di aiuto il nostro web master Fabio Marcangeli e Alessandro Tirocchi , nostro ex alunno, attore e animatore della storica Radio Rock, che ci ha aiutato a fondare Radio sant’Apollinare.
Buona Pasqua di Resurrezione. La vita è un grande dono , la vita risorta lo è ancora di più.
Gentile Preside, sono la nonna di Andrea Vella quest’anno in terza media B e vorrei chiedere una cortesia come conclusione di un ciclo di studi, se possibile. Si potrebbe organizzare una visita alla Cappella Sistina in particolare senza il grande pubblico dei visitatori quotidiani. Ho cercato di far vedere ad Andrea una parte delle bellezze visibili a Roma. Non mi sono proposta per i musei vaticani perchè sono diventata grande e mi stanco facilmente. Non riesco a dimenticare dopo tanto tempo cosa ho provato nel visitare la Cappella Sistina dopo il restauro giapponese, avendola visitata prima quando era ancora molto affumicata. Mi farebbe tanto piacere che Andrea e i suoi compagni potessero tutti usufruire di una visita speciale che rimarrà in mente per la vita come è successo a me. La ringrazio e le auguro di cuore Buona Pasqua. Franca Pansini
Gentile signora la sua richiesta è molto interessante. Sono però abbastanza certo che in questo periodo dell’anno sarebbe molto difficile una visita privata che richieda un tempo di visita a Cappella chiusa al pubblico. Ho cercato, per esempio, di fare una visita organizzata per un gruppo di studenti francesi che verranno tra un mese ma anche le visite per gruppi, insieme a tutti i visitatori, sono chiuse ( dunque si metteranno in fila come ogni turista). Anch’io vidi la Cappella dopo i restauri e ne rimasi stupito. Chissà che in tempi di minore turismo nel futuro ciò si possa fare se Andrea si terrà in contatto col sant ‘Apollinare. La ringrazio molto e le auguro buon tempo pasquale. Don Paolo Tammi