Messaggio di fine Anno Scolastico 2023/2024
buona estate a tutti
Cari amici
Se non vi dicessi che non vedevo l’ora che finisse la scuola sarei falso. Perché davvero non vedevo l’ora!
In questo periodo la stanchezza si raccoglie col mestolo come il minestrone. Non voglio cadere nella retorica quando si dice che ogni anno è peggio del precedente, semplicemente perché io penso che qui si possa solo crescere. E se la scuola non crescesse e se io, aiutato dai non pochi di cui mi fido, mi accorgessi che la scuola non cresce anzi decresce, allora darei le dimissioni.
Perciò è giusto che vi dica in cosa secondo me la scuola cresce e convince me e molti altri che lavorare qui dentro è bello. Le cose più evidenti sono i numeri che sono sempre stabili e non vanno giù, le relazioni che sono quotidiane, belle e arricchenti, certo non tutte ma d’altronde chi potrebbe dire che una relazione non arricchisce? A meno che non sia violenta e tossica, ma non è il caso del sant’Apollinare. Crescono le iniziative, i viaggi, le idee, i progetti, cresce la dedizione di tutti i docenti, cresce una certa fama che abbiamo e che ci siamo davvero meritati, cresce la visibilità del sito, di Instagram , di Facebook. Fin qui le cose ( e ce ne sono altre) che danno visibilmente soddisfazione. Ma niente è più insidioso per l’essere umano che “ contare le sue truppe” , censire le proprie forze credendosi imbattibile. Quanti ciechi hanno fatto questo e poi hanno aperto gli occhi troppo tardi.
La persona saggia è quella che sa ringraziare ma non dimentica i problemi. Qui i nostri problemi sono i problemi di ogni educatore . Ne vorrei individuare alcuni, che non ci impediscono di star bene e contenti ma che certo ci chiedono di strutturarci sempre meglio e di inventarci cose nuove per far fronte a alcune emergenze
La prima emergenza sono proprio i ragazzi. Sono tanti, è un piacere vederli sciamare per i corridoi o entrare nelle classi ma i ragazzi sono attraversati da tante tensioni. Ansie, problemi all’interno delle famiglie, difficoltà oggettiva di relazioni tra loro , piccole violenze anche verbali oppure prodotte sulle chat dei social, che spesso diventano luoghi di inferno per chi è più fragile e non sa rispondere. Se vi dicessi che il problema è che i ragazzi non studiano direi una cosa solo parzialmente vera. Preferisco dirvi che i ragazzi non sanno studiare e che vanno aiutati in questo. Ci stiamo inventando delle pillole sul metodo di studio , sicuri che saranno proficue. Ma i ragazzi fanno tanta fatica a vivere. Sono molto fragili e hanno bisogno di molto aiuto. Non si aiutano i ragazzi punendoli soltanto, irrogando sanzioni. Per me, che sono l’autorità principale, è sempre una pena farlo quando è necessario ed è sempre una naturale cosa pensare a come recuperare la fiducia ferita di quel ragazzo, a come prevenire la prossima volta, a come usare il bellissimo metodo preventivo di don Bosco, che egli stesso sintetizzava così: religione, ragione, amorevolezza.
Una seconda emergenza spiace dirlo sono le famiglie. Ne ricevo tante ogni giorno , raramente dico no e qui si può prendere appuntamento quasi da un giorno all’altro. Ma vedo spesso famiglie confuse che o credono a tutto quello che dicono i figli o nemmeno li ascoltano. E poi cercano un capro espiatorio nella scuola. Quando una famiglia condivide il percorso educativo e mantiene come è giusto le sue critiche e le sue riserve, allora si può camminare insieme . Diverso è quando il figlio è un bicchiere fragile di cristallo che si vuole maneggiare non solo con le dovute accortezze, ma senza alcun intervento educativo. Senza quella potatura della vite, che è dolorosa e che Gesù indicava come la chiave affinché la vite desse più frutti, non si va avanti.
Una terza emergenza più pratica è che qui non c’entriamo più. E’ solo un modo di dire ovviamente : l’aumento degli alunni richiede di rivedere le strutture , di costruirne altre anche se non abbiamo per ora il conforto di chi speravamo ce lo desse.
Provvederemo a tutto questo. Tanti santi della storia cattolica hanno iniziato dal nulla e hanno edificato non castelli nel deserto, come spesso si fa sfruttando e abusando dei soldi pubblici, ma dimore più larghe e ampie ove fare entrare tutti quelli che in qualche modo chiedevano asilo, non in senso politico ma in senso educativo. Partendo dal nulla hanno costruito oratori, scuole, case famiglia , case per i poveri, hanno dilatato il mattone mentre dilatavano il cuore. Sono certo che ce la faremo.
Ora ci apprestiamo a fare una cosa difficile : scrutini ed esami . Occorre valutare e anche giudicare. Io prego sempre con i docenti all’inizio di ogni scrutinio perché riusciamo a pensare le cose in modo sereno, collaborativo, perché abbiamo una mentalità di salvezza. Valutare è necessario e nessuno verrà mai lasciato da solo o senza difese o senza possibilità di recupero.
Tra qualche mese si concluderanno le celebrazioni del 200° della scuola, precisamente il 4 novembre 2024 . Abbiamo fatto tante cose e incontrato tante persone. Abbiamo avuto tanti ospiti autorevoli, abbiamo avuto una grande partecipazione specie di ex alunni. Abbiamo visto quanto le persone ci vogliono bene o perché qui ci sono state e non si scordano o perché qui ci vogliono venire convinte e trascinate da qualche testimonianza buona
Abbiamo anche persone che ci vogliono male. E pazienza. Arrivano ogni tanto sui social in modo volgarmente anonimo offese, bugie, sciocchezze dettate quasi sempre dall’invidia. Ci faccio poco caso anche se non lascio mai niente senza risposta. Aggredire, prendere in giro o peggio ancora diffamare è uno sport assai diffuso e se uno è diffamato c’è da dire solo: tanto onore. C’è libertà di parola ma a qualcuno direi: le parole usatele meglio o non usatele proprio.
L’estate è alle porte e abbiamo tante iniziative di studio all’estero. Mettere a disposizione dei nostri ragazzi tante possibilità educative è una delle cose che vogliamo fare di più e che ci riesce meglio. Proprio perché nel futuro non abbiano della scuola soltanto un’idea oscura e nebulosa, ricordandosi solo del peggio. Per fare questo ci vogliono tante energie e questa è l’occasione per ringraziare tutti i docenti e il personale della scuola per il lavoro certosino che fanno ogni giorno . Alcuni di loro non insegneranno più qui ma certo non perché io li abbia mandati via ( anche questa è una fake che si è diffusa) ma perché questa è stata per loro una base di partenza per andare a lavorare altrove, forse non nell’insegnamento ma tenendo caro il ricordo del bello e del buono che hanno vissuto qui. La scuola sarà comunque sempre pronta perché già sta facendo il meglio per sostituirli . Stessa cosa per i nostri amici docenti che vanno in pensione, anche a loro dico un grande grazie per avere scelto di stare qui , di non andare nella scuola di Stato pur avendone i titoli e di rimanere fedeli a questa famiglia che non li ha certo delusi .
Da preside vi dico grazie. E’ un lavoro molto faticoso, specialmente di mediazione e di interventi oculati. Non mi lamento, benché a volte annebbiato mi fermo e rifletto che passo gli anni della mia terza età ogni giorno in mezzo ai ragazzi, una cosa che avevo scelto di fare quando ero molto più giovane. Quello che dice Gesù per me è una regola del cuore Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? ( Mc 8,36). E così, genitore come tanti di voi, dico : stiamo sereni e avanziamo a piccoli passi ma la mente e l’anima sono più importanti. Buona estate