Poeti per un giorno

I ragazzi del 2ºLinguistico recitano “calaveras literarias”, poesie folcloristiche messicane, assieme all’Ambasciatore del Messico presso la Santa Sede

12 alunni del 2ºLinguistico: Matilde Bortoloni, Emanuele Crivellari, Agnese De Sanctis, Angelica Gadaleta, Janisha M. Herath Hetti Arachchige, John Ranuel Ilagan, Tommaso Milani, Ginevra Mineo, Mattia Pasqualino, Sofia Santoli, Daniel Smeal e Daniele Vagnetti,

si sono recati lo scorso 9 novembre 2022 all’Ambasciata del Messico presso la Santa Sede per un progetto molto originale sulla poesia folcloristica messicana.

Nell’aula magna della nostra scuola nelle prime ore della mattinata scolastica, i ragazzi hanno imparato a comporre delle “calaveras literarias”, ossia delle poesie o filastrocche dal tono ironico e burlesco su persone o situazioni vicine a noi. Le “calaveras literarias” sono nate in Messico nel XIX secolo e, ancora oggi, vengono composte per sdrammatizzare il concetto della Morte, la protagonista indiscussa di tutte le celebrazioni del Día de Los Muertos in Messico.

“Non dobbiamo avere paura della morte insomma perché, se la prendiamo nel modo giusto, ci può strappare anche un sorriso!”.

Questo hanno insegnato ai ragazzi sul loro paese Jazmín Amor di Guadalajara (Jalisco, Messico), Elisa Díaz García e Rocío Neri Palacios di Città del Messico, con l’aiuto di Adriana Leuzzi e Benedetta Liguori dell’Associazione Culturale Giocomondo di Trieste e la partecipazione di Massimo Varecchia, presidente della Società Ginnastica Triestina.

Assieme a Elisa, Rocío e Jazmín, con l’aiuto di Adriana e Benedetta, i ragazzi hanno montato un “altar de los muertos” in aula magna e hanno assaggiato il “pan de los muertos” e il “chocolate al estilo maya”. Hanno visto da vicino la Catrina, la signora della morte, grazie al travestimento di Jazmín e poi, tutti insieme, si sono recati a piedi nel quartiere Prati, sotto la scuola, in via Ezio, dove si trova la sede dell’Ambasciata del Messico presso la Santa Sede.

Là, assieme a un gentilissimo staff, li attendeva l’ambasciatore in persona, Alberto Medardo Barranco Chavarría, il quale, con estrema amabilità, li ha accolti con una merenda e una sorpresa: lui stesso aveva composto una “calavera literaria”, una poesia divertente su di loro e la loro docente, la prof.ssa Zisca.

I ragazzi hanno visitato i locali dell’ambasciata e poi, divisi in gruppi, hanno ordinato e organizzato le poesie da loro composte e, a fine esperienza, le hanno recitate loro stessi con ironia davanti al divertito ambasciatore e a tutto il personale diplomatico.

“È stata un’esperienza veramente molto bella che ci piacerebbe ripetere”. La docente, molto soddisfatta, non può che essere d’accordo con queste parole dei ragazzi.