Viaggio intorno alla mia camera

La realtà mutevole del quotidiano

di: Matilde V Classico

Viaggio intorno la mia camera di Matilde V classico Da tempo, quotidianamente, osservo il panorama che si gode dal balcone del soggiorno di casa mia, al sesto piano di un edificio fine anni ’50. Il primo elemento che cattura la mia attenzione è il campanile della parrocchia, che si staglia nel cielo e che ogni giorno richiama i fedeli alla messa, scandendo le ore col suo scampanio confortante e familiare; attorno alla chiesa una moltitudine di edifici che si affollano a perdita d’occhio e sullo sfondo, il profilo di alcune cime montuose. La parte di questo scenario che più apprezzo è la porzione di cielo che sovrasta il quartiere, che con i continui mutamenti atmosferici, di luce e di colore, rende ogni giorno diversa e al contempo unica e irripetibile una prospettiva altrimenti sempre uguale, come mirabilmente rappresentato da Claude Monet nella serie di dipinti dedicati alla cattedrale di Rouen che ne immortalano la facciata gotica in diversi momenti del giorno e dell’anno. Movimentano questa tela vivente le nuvole multiformi, gli stormi degli uccelli che squarciano il silenzio con i loro versi striduli, e occasionalmente le scie degli aerei, che a volte tracciano nel cielo forme inaspettate. Ed io, che mi sento parte di tutto ciò, ne fisso qualche istante con la fotocamera.